5 dicembre 2014
A Limbiate accoglienza protetta per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale
Monza, 5 dicembre 2014. Si è svolto ieri, presso la Prefettura di Monza, il vertice istituzionale per individuare una soluzione idonea alla prima ospitalità di gruppi di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, giunti in provincia.
L’esigenza nasce dalla indisponibilità del centro di via Spallanzani a Monza - fino ad oggi adibito a questo scopo - che durante i mesi invernali si prepara ad accogliere i senza-tetto della città.
L’opzione concordata in Prefettura, pertanto, prevede un progetto semestrale per ospitare a Limbiate i migranti in arrivo dai luoghi di sbarco per il tempo necessario all’individuazione di una destinazione definitiva.
La struttura individuata affianca un’esperienza di housing sociale già collaudata, ovvero un progetto di “condominio solidale” gestito dall’Associazione Montebello Onlus nell’ex convitto delle suore di Mombello, dove coabitano nuclei familiari eterogenei sul modello della convivenza sociale tra diverse e differenti culture.
Secondo quanto preannunciato in Prefettura, un primo gruppo di persone arriverà al centro già nei prossimi giorni.
“L’accoglienza dei profughi è un dovere di civiltà e di umanità – spiega il Presidente Gigi Ponti – e credo che la soluzione individuata possa coniugare le esigenze di garantire condizioni di ospitalità protetta insieme alle necessarie condizioni di sicurezza”. “A quanti si cimentano quotidianamente nelle facili speculazioni su queste vicende, fomentando pregiudizi e stereotipi sugli immigrati, dico che è dovere degli Amministratori Pubblici non alimentare paure infondate che fanno male alla comunità” ha concluso Ponti.
L’esigenza nasce dalla indisponibilità del centro di via Spallanzani a Monza - fino ad oggi adibito a questo scopo - che durante i mesi invernali si prepara ad accogliere i senza-tetto della città.
L’opzione concordata in Prefettura, pertanto, prevede un progetto semestrale per ospitare a Limbiate i migranti in arrivo dai luoghi di sbarco per il tempo necessario all’individuazione di una destinazione definitiva.
La struttura individuata affianca un’esperienza di housing sociale già collaudata, ovvero un progetto di “condominio solidale” gestito dall’Associazione Montebello Onlus nell’ex convitto delle suore di Mombello, dove coabitano nuclei familiari eterogenei sul modello della convivenza sociale tra diverse e differenti culture.
Secondo quanto preannunciato in Prefettura, un primo gruppo di persone arriverà al centro già nei prossimi giorni.
“L’accoglienza dei profughi è un dovere di civiltà e di umanità – spiega il Presidente Gigi Ponti – e credo che la soluzione individuata possa coniugare le esigenze di garantire condizioni di ospitalità protetta insieme alle necessarie condizioni di sicurezza”. “A quanti si cimentano quotidianamente nelle facili speculazioni su queste vicende, fomentando pregiudizi e stereotipi sugli immigrati, dico che è dovere degli Amministratori Pubblici non alimentare paure infondate che fanno male alla comunità” ha concluso Ponti.
Il Prefetto Giovanna Vilasi, pur auspicando che anche in altre aree della provincia possano essere attivati centri per la prima assistenza dei numerosi migranti in arrivo, ha espresso il proprio personale ringraziamento alla Provincia e all’Associazione Montebello per la soluzione individuata nell’immediato, osservando che “la disponibilità di siti per la prima ospitalità temporanea è essenziale per l’operatività dell’intero sistema di accoglienza diffusa, in quanto permette di disporre di alcuni giorni per l’individuazione di una struttura definitiva e per l’espletamento dei primi adempimenti burocratici connessi al riconoscimento della protezione internazionale”.
