Il municipio

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giovedì 21 novembre 2013

Forse possiamo farci raccomandare dalla Ministra Cancellieri....

Sabato pomeriggio sono stato ad una manifestazione di cittadini al Parco di Trenno (Milano zona 7), per testimoniare il paradosso per cui Expò scipperà risorse per la Metrotranvia Milano Limbiate, opera attesa da anni dalla popolazione del nord Milano, per spenderle in un opera assurda (le vie d’acqua) che quegli stessi cittadini contestavano. E direi giustamente! Da qui nasce la proposta finale del comunicato stampa seguente.


Ciao, Sandro Archetti

lunedì 28 ottobre 2013

Mombello

Su proposta dell’amica Rosanna, che sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua vita, ho deciso di scrivere al giornalista del Corriere della Sera, Riccardo Rosa, autore del seguente articolo:



Gentile Dott. Rosa,

leggendo il suo articolo dal titolo “La cittadella dei matti a Mombello. Viaggio nel manicomio fantasma”, apparso nei giorni scorsi sulle pagine di Milano del Corriere della Sera, mi permetta di dissentire sul messaggio che traspare con evidenza tra le righe e per il quale le responsabilità del degrado di un luogo dall’indiscutibile valore storico e ambientale possano essere imputate al fatto che, per scelta politica, quel patrimonio non venga messo a disposizione del mercato immobiliare; un teorema che onestamente mi sarei potuto aspettare da una agenzia immobiliare.

 

Penso di non doverle ricordare che stiamo parlando di un’area di proprietà pubblica, che ha rappresentato per il nostro territorio, non solo il luogo in cui erano rinchiusi i “matti”, ma anche e soprattutto la “fabbrica” per eccellenza, avendo prodotto per decenni, lavoro per migliaia di persone.

 

Mi sembra quindi davvero di basso profilo prospettare un futuro fatto di nuove residenze, perché ciò è la cosa di cui la città di Limbiate, e tutto il circondario, ha meno bisogno in assoluto.

 

Non le sfuggirà infatti che la “verde” Brianza, sotto la cui giurisdizione provinciale è stata impropriamente annessa la città di Limbiate, è tra le zone più antropizzate d’Italia, e probabilmente d’Europa, e che nella stessa “laboriosa” Brianza, ogni anno, chiudono centinaia di imprese. 

 

E’ il lavoro che ci manca, non le case di cui ne abbondano di vuote e sfitte, ed a mio parere ben fa il Sindaco De Luca ad indirizzare il recupero del “Villaggio di Mombello” verso la sua vocazione naturale, stabilendone con il prossimo Piano di Governo del Territorio, la destinazione socio sanitaria.

 

E’ chiaro poi che il Comune di Limbiate deve assumere su di se un ruolo di regia nel ridisegno dell’area, ma è altrettanto evidente che le proposte e le risorse economiche conseguenti, devono essere messe in campo dai proprietari, in particolare da Regione Lombardia.

 

E penso che in questa visione non ci sia nulla di che vergognarsi.

 

Cordiali saluti.

 

Sandro Archetti

Consigliere del Comune di Limbiate

Presidente della Commissione Territorio   

lunedì 10 giugno 2013

Giù le mani dalle Metrotranvie della Brianza. Expò tenta di prendersi i soldi

Dalle notizie che stanno arrivando la faccenda si mette veramente male. Non bastavano i ritardi accumulati dai tentennamenti della Provincia di Monza e Brianza, dei Comuni di Milano, Paderno Dugnano, e dalla storica contrarietà di Varedo, ora l’attacco in grande stile alle Metrotranvie della Brianza (Milano-Limbiate e Milano-Seregno), arrivano da EXPÒ MILANO 2015, che sta cercando di ottenere lo storno dei soldi stanziati dallo Stato per le 2 storiche tranvie a vantaggio di sue opere pubbliche. Un tentativo di vero e proprio furto, sotto gli occhi del neo sottosegretario regionale per EXPÒ, il pidiellino Fabrizio Sala, brianzolo doc, che evidentemente conosce così bene la Brianza tanto da sapere con esattezza dove sottrargli le risorse. Non riusciamo a capacitarci del perché un evento di carattere internazionale, come EXPÒ MILANO 2015, debba venire a dragare risorse economiche dai nostri territori, specialmente per opere pubbliche legate alla mobilità e che, oltretutto, sono ormai alla conclusione del proprio iter progettuale. Il Circolo del PD di Limbiate si è già attivato per coinvolgere i vari livelli Istituzionali del Partito, e chiede che il Comune di Limbiate, a cui va il merito di essere stato protagonista di primo piano nel promuovere la realizzazione della metrotranvia, si attivi a sollecitare urgentemente l’Assessore regionale ai trasporti, Maurizio Del Tenno a dare notizie rassicuranti in merito; chiediamo anche che tutti gli Enti interessati dalle due linee tranviarie della Brianza reagiscano a questo scellerato tentativo di furto che va contro gli interessi di tutti i cittadini del territorio. Sandro Archetti, Segretario Circolo PD di Limbiate

La Verde, consigliere provinciale di Limbiate

Un'immagine (non aggiornata) di Mombello



Si vedono ancora gli orti, ora spianati e tanti alberi, ora spianati.

La città metropolitana, una giusta


L’iter per assoldarsi alla città metropolitana continua. Nonostante le opposizioni del centro destra limbiatese, aggrappato ad una provincia brianzola destinata a soccombere, questa importante scelta è, tra quelle che hanno caratterizzato l’azione politico amministrativa della giunta De Luca, una delle più importanti. Contribuire da subito alla costruzione della città metropolitana è sempre stato, per noi del PD, una priorità.
Sandro Archetti Consigliere Comunale del PD

Tratto da http://ilsaronno.it di Venerdì, 7 Giugno 2013

Saronno con Caronno, Limbiate e Busto “costruirà” la città metropolitana

“Le certezze sono poche ma tra queste c’è il fatto che la città metropolitana nascerà nel gennaio 2014 e che Saronno, Caronno Pertusella, Limbiate e Busto parteciperanno al gruppo di lavoro per la preparazione dello Statuto della nuova realtà”. E’ la dichiarazione del sindaco Luciano Porro che tira le somme al termine dell’incontro che si è tenuto ieri sera a Villa Gianetti.

L’appuntamento organizzato dall’Amministrazione aveva proprio come obiettivo quello di fare il punto della situazione con i comuni, Saronno, Caronno Pertusella, Busto Arsizio e Limbiate che hanno chiesto, con una delibera di consiglio comunale, di entrare a far parte della nuova città metropolitana.

  “Per quanto riguarda Saronno – ha esordito Luciano Porro – la decisione di entrare nella città metropolitata è stata presa dopo un percorso condiviso. Abbiamo fatto i passi ufficiali e siamo in attesa della decisione del Governo. Al momento quindi non c’è niente di certo”. Proprio l’incertezza genera molte curiosità sulla costituenda città metropolitana tanto che all’incontro con l’assessore della Giunta milanese Daniela Benelli erano presenti i primi cittadini di Limbiate, Caronno Pertusella, Gerenzano e Cislago. Assenti invece i rappresentati della città di Busto Arsizio che pure hanno avanzato la richiesta di entrare nella città metropolitana.


“Al momento sappiamo che la città metropolitana sarà attivata da gennaio che al gruppo di lavoro per la creazione dello Statuto saranno invitati tutti i comuni che hanno fatto la richiesta e che almeno all’inizio sarà un ente di secondo livello. Per questo il ruolo dei Comuni sarà essenziale”. La città metropolitana avrà competenza in materia di mobilità, trasporti, economia e servizi”.

lunedì 11 marzo 2013

EX GREENLAND, qualcosa si muove dopo mesi di paralisi.


da il Giorno del 23/02 articolo di Gabriele Bassani

EX GREENLAND, qualcosa si muove dopo mesi di paralisi. Prima un sopralluogo dell’Ufficio tecnico comunale e delle forze dell’ordine, poi quello dei proprietari di gran parte dell’area e degli amministratori comunali, per fare il punto sul progetto per la realizzazione del nuovo parco divertimenti, con l’obiettivo di renderlo disponibile entro l’avvio di Expo 2015. La prima mossa del 2013, per una vicenda che si trascina ormai da una decina d’anni tra ordinanze, chiusure, sospensioni e ricorsi, è stata quella del Comune di Limbiate, che ha avviato una verifica dell’area dal punto di vista urbanistico e autorizzativo, che ha portato alla presentazione di denunce alla Procura della Repubblica di Milano. «Personale dell’Ufficio tecnico comunale, accompagnato dalla Polizia locale di Limbiate e dalla Polizia del Parco delle Groane - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, promozione ambiente e Polizia locale, Riccardo Alberti - ha effettuato dei rilievi nell’area della città satellite, filmando e fotografando lo stato di fatto, con la presenza di abitazioni, case prefabbricate, roulotte, recinzioni, box, manufatti in lamiera e anche numerosi rifiuti. Sono stati fatti accertamenti sulle persone residenti e su persone che non risultano residenti. Successivamente abbiamo convocato a un incontro i proprietari per notificare l’atto di accertamento e abbiamo avviato le procedure su diversi fronti, per lo smaltimento dei rifiuti, per la verifica della titolarità delle presenze. A seguito di questo sopralluogo inoltre - aggiunge Alberti con l’assessore all’Urbanistica Andrea Pellegata -, riscontrata l’ipotesi di reato per presunta violazione della normativa urbanistica, è stata inviata alla Procura della Repubblica di Milano la documentazione raccolta».
A POCHI GIORNI di distanza da questa azione, «per una fortuita coincidenza - sottolinea Alberti - siamo stati invitati dall’attuale proprietà dell’area dell’ex Greenland, ovvero la Parco giochi Groane srl, a una visita del luogo in presenza anche del professor Alessandro Balducci, prorettore del Politecnico di Milano, che è stato coinvolto nel piano di riqualificazione dell’area e nalla progettazione del nuovo parco divertimenti». In tale occasione, come ha spiegato l’assessore limbiatese, sarebbe stata fissato anche l’obiettivo per l’avvio del nuovo parco divertimenti: «Dovrebbe essere pronto in tempo per Expo 2015 - continua Alberti -. Ci hanno parlato di un progetto che sarà improntato sulla green economy, cosa a cui guardiamo con interesse. Ma al momento non abbiamo ancora nulla di concreto in mano per poter fare delle valutazioni più specifiche. Dal canto nostro vogliamo lavorare per cercare di dare soluzione a un problema, quello sull’area della città satellite, che si trascina ormai da decenni». Il parco di divertimenti, che vide la luce all’inizio degli anni Settanta e che fino a una decina di anni fa continuava a essere meta numerosi visitatori, con alcune punte record, per esempio con il tradizione «assalto» di Pasquetta, ormai da qualche anno è in completo stato di abbandono e degrado.