Il municipio

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lunedì 28 ottobre 2013

Mombello

Su proposta dell’amica Rosanna, che sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua vita, ho deciso di scrivere al giornalista del Corriere della Sera, Riccardo Rosa, autore del seguente articolo:



Gentile Dott. Rosa,

leggendo il suo articolo dal titolo “La cittadella dei matti a Mombello. Viaggio nel manicomio fantasma”, apparso nei giorni scorsi sulle pagine di Milano del Corriere della Sera, mi permetta di dissentire sul messaggio che traspare con evidenza tra le righe e per il quale le responsabilità del degrado di un luogo dall’indiscutibile valore storico e ambientale possano essere imputate al fatto che, per scelta politica, quel patrimonio non venga messo a disposizione del mercato immobiliare; un teorema che onestamente mi sarei potuto aspettare da una agenzia immobiliare.

 

Penso di non doverle ricordare che stiamo parlando di un’area di proprietà pubblica, che ha rappresentato per il nostro territorio, non solo il luogo in cui erano rinchiusi i “matti”, ma anche e soprattutto la “fabbrica” per eccellenza, avendo prodotto per decenni, lavoro per migliaia di persone.

 

Mi sembra quindi davvero di basso profilo prospettare un futuro fatto di nuove residenze, perché ciò è la cosa di cui la città di Limbiate, e tutto il circondario, ha meno bisogno in assoluto.

 

Non le sfuggirà infatti che la “verde” Brianza, sotto la cui giurisdizione provinciale è stata impropriamente annessa la città di Limbiate, è tra le zone più antropizzate d’Italia, e probabilmente d’Europa, e che nella stessa “laboriosa” Brianza, ogni anno, chiudono centinaia di imprese. 

 

E’ il lavoro che ci manca, non le case di cui ne abbondano di vuote e sfitte, ed a mio parere ben fa il Sindaco De Luca ad indirizzare il recupero del “Villaggio di Mombello” verso la sua vocazione naturale, stabilendone con il prossimo Piano di Governo del Territorio, la destinazione socio sanitaria.

 

E’ chiaro poi che il Comune di Limbiate deve assumere su di se un ruolo di regia nel ridisegno dell’area, ma è altrettanto evidente che le proposte e le risorse economiche conseguenti, devono essere messe in campo dai proprietari, in particolare da Regione Lombardia.

 

E penso che in questa visione non ci sia nulla di che vergognarsi.

 

Cordiali saluti.

 

Sandro Archetti

Consigliere del Comune di Limbiate

Presidente della Commissione Territorio